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aista01
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Marcello Taverna
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Aggiungo qualche dettaglio:
l'immatricolazione nei territori ex-austriaci è stata regolata da una circolare del comando supremo del regio esercito datata 7 maggio 1919, in cui si precisa che "per ogni distretto politico verrà determinata dal Governatore la serie di numeri da applicarsi". I distretti politici corrispondevano quasi integralmente con quelli dell'amministrazione austriaca.
Non si dice che la numerazione dovesse continuare quella precedente, e per la Venezia Giulia è provato che si ripartì da VG 1, assegnando un lotto di numeri a ciascun distretto politico. Per il Trentino non conosco ancora i dettagli dell'assegnazione, ma mi sembra molto difficile che abbiano continuato quella austriaca, dato che una parte consistente dei registri austriaci è andata persa per un saccheggio alla stazione ferroviaria di Bolzano nei giorni terribili del novembre 1918 (notizia dall'Archivio di stato di Bolzano).
L'intervento del fascismo sul cambio di sistema di targatura sembra anche a me una leggenda metropolitana.
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