-
.
Riporto questo trafiletto, che avevo negli appunti ma non ricordo l'origine:
In ossequio alla politica generale dei governi liberali verso i territori conquistati con la guerra, anche per le targhe si procedette ad una pura italianizzazione del lessico, lasciando inalterata la sostanza. A quel tempo l'Austria utilizzava un sistema di targhe su base provinciale e l'Italia, subentrando nella sovranità in quelle zone, fece solo cambiare per i veicoli di nuova immatricolazione la E che identificava il Tirolo con una T di Trentino, e la K che identificava il Kustenland con una VG per Venezia Giulia, continuando peraltro la numerazione in atto: se ad esempio l'ultima targa austriaca fosse stata E 945, la prima italiana sarebbe stata T 946. Fu il fascismo a giudicare questo meccanismo antipatriottico e a voler applicare anche alle nuove province il sistema italiano di immatricolazione.
Non so da dove provenga questa informazione : infatti le targhe della Venezia Giulia sono cominciate da 1, e ci sono documenti inconfutabili relativi a un'epoca in cui il fascismo era appena salito al potere e aveva ben altre gatte da pelare..... -
mikitiki94.
User deleted
Quindi i codici provinciali 73(Trento), 74(Trieste), 75(Zara) e 76(Fiume) non sono mai stati utilizzati?
Le targhe italo-austriache rimasero in vigore fino all'arrivo delle targhe nere (1927)?
O a guerra finita i veicoli furono ritargati con il sistema del 1905?
P.S. ma queste targhe "ibride" mantenevano anche l'indicazione delle migliaia in numeri romani? O nel 1918 l'Austria aveva già abbandonato questo strano sistema?. -
.
Schematizzando (anche perchè non ho sottomano la normativa).
Nel 1919-20 tutti i veicoli furono collaudati e ricevettero un nuovo libretto e una nuova targa (T, VG e D per la Dalmazia).
La numerazione ricominciò da 1 e si mantenne il sistema misto con i numeri romani.
Verso il 1923-24 furono introdotte targhe sperimentali con sigla TRI e POL per le sole province di Trieste e di Pola.
Successivamente tutte le province passarono ai contrassegni numerici e nel 1927a quelli letterali.
Fiume mantenne sempre la F rossa della targa ungherese sia durante l'occupazione italiana che come città libera passando nel 1924 al codice 76.. -
.
Aggiungo qualche dettaglio:
l'immatricolazione nei territori ex-austriaci è stata regolata da una circolare del comando supremo del regio esercito datata 7 maggio 1919, in cui si precisa che "per ogni distretto politico verrà determinata dal Governatore la serie di numeri da applicarsi". I distretti politici corrispondevano quasi integralmente con quelli dell'amministrazione austriaca.
Non si dice che la numerazione dovesse continuare quella precedente, e per la Venezia Giulia è provato che si ripartì da VG 1, assegnando un lotto di numeri a ciascun distretto politico. Per il Trentino non conosco ancora i dettagli dell'assegnazione, ma mi sembra molto difficile che abbiano continuato quella austriaca, dato che una parte consistente dei registri austriaci è andata persa per un saccheggio alla stazione ferroviaria di Bolzano nei giorni terribili del novembre 1918 (notizia dall'Archivio di stato di Bolzano).
L'intervento del fascismo sul cambio di sistema di targatura sembra anche a me una leggenda metropolitana.. -
Ivan Nicula.
User deleted
Raga ho 5 targhe vintage volevo vederi come faccio e dove visto che state parlando dela materia . -
.
E' parecchio che è quasi impossibile pubblicare immagini su questo forum. A seconda del periodo posono andare sul gruppo Facebook "targhe automobilistiche italiane" o "targhe automobilistiche dell'area italiana" .
