Quale futuro per le targhe provinciali?

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  1. AISTA017
     
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    Non ci vuole la sfera di cristallo per immaginarlo: nessun futuro.
    Lentamente gli esemplari sopravvissuti scompariranno per naturale usura.
    Al massimo le 500 e qualche camioncino da muratore resisteranno più a lungo
    Resteranno solo le auto dell'ASI, sempre le stesse e, con l'andar del tempo, sempre più false, a partire dalla targa.
    C'è però un altro fatto che già si nota fin troppo bene. Da quanto il Codice non ha più imposto il cambio di targa se si porta la residenza in un' altra provincia, a causa delle continue compravendite da un capo all'altro della penisola, la targa, pur provinciale, ha perso quel senso di appartenenza a questa o quella zona.
    Basta vedere qualche sito di vendita: nella provincia, mettiamo Taranto, la maggior parte delle auto che vi figurano sono targate Milano, Torino, o magari Pesaro o Trapani.
    Anche le mostre e manifestazioni di auto d'epoca non dicono più nulla.
    Ogni club aveva il sup parco della sua provincia mentre oggi (tra l'altro i cambi di proprietario fra le auto d'epoca sono letteralmente frenetici) trovi Como a Palermo e Palermo a Como.
    Proprio stamattina ho visto un paio di trattori con targhe di altre provincie, cosa praticamente impossibile fino a vent'anni fa per i mezzi agricoli.
    Ricordo con nostalgia i viaggi in provincie fuori mano, dove (ero alle primissime armi) aspettavo con ansia di documentarmi o aggiornarmi su targhe sconosciute....
    E quanti ricordano come si salutavano gli automobilisti con la targa della stessa provincia quando ne erano lontani?
    Non resta che rifugiarsi nelle immagini d'epoca dove, se c'è una coda sulla sopraelevata di Genova o sul raccordo anulare, quasi tutte le targhe erano di Genova o di Roma.
    Dispiace, ma urtroppo le cose stanno così.
     
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    Marcello Taverna

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    Sono d'accordo: non c'è futuro per le targhe provinciali.
    La loro funzione"istituzionale", di individuare la residenza del proprietario, è cessata con l'entrata in funzione dei database nazionali che le forze dell'ordine possono consultare da qualsiasi terminale portatile. L'abolizione dell'obbligo di ritargare cambiando provincia ne è solo la logica conseguenza.

    In questa situazione a noi appassionati di targhe spetta il compito di documentare al meglio possibile ogni aspetto del sistema provinciale, prima che gli esemplari veri spariscano del tutto.

    aista017 ricorda con nostalgia il senso di appartenenza geografica che davano una volta le targhe. Sono d'accordo, ma quanto è diffuso attualmente questo senso di appartenenza? A giudicare dalla quantità di bande blu di destra squallidamente vuote direi molto poco....
    Viceversa, in Germania le targhe "di campanile" sembrano avere successo .Mentalità diversa?
     
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  3. aista52
     
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    CITAZIONE (aista01 @ 13/11/2015, 12:52) 
    Sono d'accordo: non c'è futuro per le targhe provinciali.
    La loro funzione"istituzionale", di individuare la residenza del proprietario, è cessata con l'entrata in funzione dei database nazionali che le forze dell'ordine possono consultare da qualsiasi terminale portatile. L'abolizione dell'obbligo di ritargare cambiando provincia ne è solo la logica conseguenza.

    In questa situazione a noi appassionati di targhe spetta il compito di documentare al meglio possibile ogni aspetto del sistema provinciale, prima che gli esemplari veri spariscano del tutto.

    aista017 ricorda con nostalgia il senso di appartenenza geografica che davano una volta le targhe. Sono d'accordo, ma quanto è diffuso attualmente questo senso di appartenenza? A giudicare dalla quantità di bande blu di destra squallidamente vuote direi molto poco....
    Viceversa, in Germania le targhe "di campanile" sembrano avere successo .Mentalità diversa?

    L'indicazione della provincia dovrebbe essere obbligatoria, perlomeno come in Francia dove il numero del dipartimento è obbligatorio, ma non necessariamente deve indicare la residenza...
     
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  4. mikitiki94
     
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    CITAZIONE
    Viceversa, in Germania le targhe "di campanile" sembrano avere successo .Mentalità diversa?

    Più che altro è diversa la legislazione. Comunque sia, negli ultimi anni molti Lander hanno smesso di chiedere la ritargatura in caso di cambio di residenza.
    Per quanto riguarda le targhe provinciali italiane, il futuro non è certo roseo; secondo me si dovrebbe introdurre la possibilità di ristampare le targhe deteriorate mantenendo la numerazione e lo stile originale: eviterebbe le ritargature per deterioramento, farebbe felici molti proprietari di auto d'epoca.
    Riguardo il sistema attuale, invece, penso che si sia optato per la scelta migliore riguardo all'indicazione provinciale: chi la vuole la mette, chi non la vuole non la mette.
     
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    Marcello Taverna

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    CITAZIONE (mikitiki94 @ 14/11/2015, 22:38) 
    Più che altro è diversa la legislazione. Comunque sia, negli ultimi anni molti Lander hanno smesso di chiedere la ritargatura in caso di cambio di residenza.

    E' vero ma... continuerei la discussione nella sezione "Europa",
    Per quanto riguarda le italiane attuali, la soluzione di lasciar fare a ciascuno come gli pare è senz'altro "democratica", ma il risultato non mi piace, dà l'impressione di sciatteria. La soluzione francese mi piace di più e in fondo limita molto poco la libertà.
     
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  6. AISTA017
     
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    Anche il "senso di appartenenza" è scomparso.
    La gente si spostava o, meglio, emigrava, ma era gente in cerca di fortuna e la macchina non l'aveva. Tra l'altro sia nello stato che nelle grandi aziende si era obbligati a prendere subito la residenza dove si lavorava,
    Insomma, se si incontravano due auto di Lecce a Milano, erano di persone che viaggiavano per turismo o per affari e, in qualche modo, ci si riconosceva simili, autisti che avano affrontato, in questo caso, almeno un paiodi giorni di malagevole strada Adriatica e si erano sottoposti ai lunghi attraversamnti di Bologna e delle altre città emiliane.
    Se poi uno veniva da Enna....si era fatto decine di km di strada polverosa solo per arrivare a Catania, perchè la strada statale interna della Sicilia fu asfaltata per intero solo negli anni '50.
     
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  7. Northernspirit
     
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    Ciao a tutti, è un peccato che non sia obbligatoria la sigla provinciale a destra della targa, quello spazio è la prova che le cose in Italia vengono sempre fatte a metà e male!!
     
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6 replies since 11/11/2015, 20:17   233 views
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