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aista17.
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Un'auto storica, l'automobile con la quale fu rapito giacomo Matteotti nel 1924.
Ho letto che era una Fiat 501,ma non mi sembre.
Allego uno stralcio della storia del rapimento
La sera dell’11 giugno 1924 il deputato socialista Giuseppe Emanuele Modigliani denuncia alla Questura di Roma la scomparsa dell’on. Giacomo Matteotti, uscito di casa il pomeriggio del giorno prima intorno alle 16.30 e non più rientrato. Le prime sollecite indagini della Questura accertano che il deputato è stato aggredito da cinque o sei uomini e trascinato a forza su un’automobile sul Lungotevere Arnaldo da Brescia (quindi vicino alla sua abitazione) il
pomeriggio del 10 giugno: è quanto affermano alcuni testimoni presenti casualmente al fatto (due bambini -Adelchi
Frattaroli ed Eliseo De Leo-, un netturbino-Giovanni Puzzi- e un impiegato-Giovanni Tavanna-). Un’altra
testimone, la portinaia Ester D’Erasmi, riconosce il numero della targa: Roma 55 - 12169.
La targa dell’autoveicolo è la chiave di volta delle indagini. L’automobile risulta presa a nolo
dall’avv. Filippo Filippelli, già portavoce del sottosegretario agli Interni Finzi, direttore del Giornale Italiano, testata fiancheggiatrice del fascismo, e consegnata ad Amerigo Dumini, noto squadrista toscano, conosciuto come intimo amico di Cesare Rossi, capo dell’Ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri. Altro nome che viene fatto
durante le prime indagini è quello di Giovanni Marinelli, segretario amministrativo del Partito nazionale fascista.
Si interessa attivamente alla vicenda Emilio De Bono, quadriumviro e capo della Pubblica sicurezza.
L’autoveicolo viene ritrovato dalla PS la sera del 12 nell’autorimessa “Tattini e Malaga” in via Frattina impolverata, con il vetro posteriore infranto e la tappezzeria interna lacerata in più parti e macchiata di sangue
http://img27.imageshack.us/img27/6094/5512169.jpg.